Le magiche fioriture del Monte Croce: le giunchiglie!

Una distesa a perdita d'occhio di fiori bianchi visibili solo nel mese di maggio

Ebbene sì, senz'altro ne avrete sentito parlare, come ogni maggio che si rispetti, il Monte Croce sulle Apuane diventa “bianco”, a causa delle sue splendide fioriture di narcisi dei poeti, chiamati in lucchesia “giunchiglie”.

È uno spettacolo che lascia a bocca aperta e in molti consigliano di vedere almeno una volta nella vita. Tutto questo ovviamente tenendo bene in mente che sono (come la maggior parte delle fioriture che trovate in montagna) piante protette, e che quindi è assolutamente vietato raccoglierle... anche perché, lo spettacolo è bene che ritorni ogni anno, no?

Ne abbiamo parlato con la guida escursionista Luca Angelini di Trikkete Trekking Toscana, che insieme alle altre guide organizza proprio in questo periodo varie escursioni dedicate alla magico momento della fioritura delle giunchiglie sul Monte Croce.

Luca, è possibile arrivare sul Monte Croce per vedere questo spettacolo per famiglie con bambini?
Ci sono vari itinerari per arrivare sul Monte Croce, tutti all'incirca lunghi sugli 8 km tra andata e ritorno, e variano come dislivello da un minimo di 500 metri (S.Pellegrinetto, Palagnana e Alto Matanna) ad un massimo di 700 metri (Stazzema).

Pertanto li consigliamo a bambini di età di almeno 7/8 anni, o comunque che siano già stati su sentieri a camminare per distanze simili.

Dacci un consiglio su quale itinerario fare con i bambini ?

Esistono due itinerari principali che possono essere percorribili coi bambini:

- Partendo da S.Pellegrinetto, o dalla località il Pioppo di Palagnana (entrambi paesi della Garfagnana), seguendo in entrambi i casi il sentiero n.135, si arriva alla località detta “Il Termine” (o Colle delle Baldorie). Da qui, seguendo il sentiero 108 si arriva facilmente ai piedi del monte Croce da cui si segue, per tracce di sentiero, molto evidente ed anche ampio, il largo ed erboso crinale est.

- Partendo da Stazzema, oppure dal ristorante Alto Matanna, si arriva alla Foce delle Porchette. Nel primo caso seguendo i sentieri 6 e poi 8, e nel secondo caso seguendo il sentiero 109. Una volta giunti a Foce delle Porchette, si segue il sentiero 108, che supera un boschetto e poi passa per una forra detta Le Scalette, che è il tratto un pochino più impegnativo dell'escursione, dove comunque ci sono delle catene fissate alla roccia per aiutare la salita (non spaventatevi, sono presenti per il ghiaccio d'inverno, a noi risultano utili ma non indispensabili). Si finisce poi in un avvallamento dove iniziano le praterie. Proseguendo per il sentiero, anche in questo caso, è possibile salire alla vetta seguendo i segni blu che si staccano dal sentiero 108 per i ripidi prati a Sud-Est.

In tutti i casi, non è difficile capire dove inizia la “via di vetta”, dato che è molto marcata e in questo periodo praticamente ogni giorno è possibile trovare escursionisti che si recano ad ammirare questa meraviglia. Soprattutto nel weekend solitamente ci sono veramente molte persone.

E se volessimo affidarci ad una guida?

Se invece che da soli, poi, preferite affidarvi ad una guida, il gruppo Trikkete Trekking Toscana organizza per questa occasione molte date dalle diverse località di partenza: le guide sono disponibili a consigliarvi il percorso migliore a seconda dell'età dei bambini, livello di preparazione  e altro. Per gruppi numerosi, si possono concordare anche date su richiesta.

Potete scrivere su whatsapp 3286740868 oppure all'email trikketetrekking@gmail.com oppure contattarci tramite Facebook sulla pagina Trikkete Trekking Toscana


Ringraziamo Luca per la sua disponibilità, sicuramente questa è un'escursione che rimane nel cuore di grandi e piccoli, magari un pochino più faticosa ma sicuramente rigenerante.
Se andate, fatecelo sapere e mandateci delle foto!

foto grande: danielesaisi.com